La visita guidata di Genova prevede un percorso con guida turistica nel centro storico della durata di circa due/ tre ore (mattino o pomeriggio). Per realizzare un programma di giornata intera si può abbinare la visita di uno dei palazzi presentati nella sezione “palazzi e musei” oppure un itinerario in pullman per avere una visione di insieme di Genova e dei quartieri realizzati tra XIX e XX secolo.
La gloriosa Repubblica
Il centro storico di Genova è uno tra i più grandi d’Europa. Tra stretti vicoli (i famosi carruggi) e vie nobiliari, si schiudono ambienti raccolti, come piazza S. Matteo, e magnifici monumenti, come la Cattedrale di San Lorenzo, Palazzo Ducale (antica sede del governo della Repubblica di Genova) e i Palazzi dei Rolli, inseriti nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Il percorso guidato inizia nel porto antico dove la vista spazia dalla Lanterna, faro del porto e simbolo di Genova, alla rete di fortificazioni e mura che hanno reso la Superba inespugnabile nei secoli.
Palazzo san Giorgio – dove Marco Polo dettò il Milione a Rustichello da Pisa – cela l’ingresso al cuore medioevale di Genova, Janua, la porta del Mediterraneo, che per secoli ha dominato i mari rendendo glorioso e temuto il vessillo della Repubblica, la croce rossa in campo bianco.
La chiesa di san Pietro in Banchi, alquanto singolare per le botteghe inglobate a pian terreno, ci mostra subito lo spirito commerciale dei genovesi. Ci ritroviamo d’improvviso immersi in un dedalo di vicoli ove si mischiano odori, sapori, culture e lingue diverse che, oggi come nel medioevo, risuonano tra botteghe e fondachi.
Statue di santi ed edicole votive ci guidano nel labirinto dei caruggi: qui, tra altissime case, i tetti sembrano toccarsi ed il sole non sfiora quasi mai il suolo.
Resti di polifore, archi medioevali bianchi e neri riemergono dalle facciate di palazzi dalla veste secentesca, in uno stratificarsi di epoche e stili che rievoca le tante generazioni che ci hanno preceduto. Sembra quasi di sentirle le voci dei genovesi di un tempo, dogi, nobili e popolani, riecheggiare tra bassorilievi ed affreschi, in un susseguirsi di cultura, mistero, storia e leggende. Un filo rosso ci riporta alle crociate, alle colonie nel Mediterraneo, al Mar Nero, al Medio Oriente, alla Terrasanta: vestigia di epoca romana e oggetti di provenienza orientale sono custoditi nelle nostre chiese.

Nella splendida Cattedrale di san Lorenzo, consacrata nel 1118, il suono dei magnifici organi accarezza le antiche mura, rivestite di una commistione di stili, dal Romanico al Gotico, dal Rinascimento al Barocco. Tra le raffigurazioni zoomorfe e fitomorfe, tipiche del XIII secolo, in facciata è scolpito un cagnolino; una inveterata tradizione sostiene che appartenesse ad uno degli architetti e che morì durante i lavori. Il Museo del Tesoro custodisce la straordinaria Cassa processionale delle ceneri di san Giovanni Battista ed il Sacro Catino, che la tradizione identifica con il Santo Graal, il piatto usato da Gesù Cristo durante l’Ultima Cena.
La visita guidata di Genova ci farà quindi scoprire il nucleo medioevale di Palazzo Ducale; con l’ampliamento del XVI secolo divenne un palazzo maestoso ed imponente. All’interno della Torre Grimaldina vi erano le antiche carceri della Repubblica genovese; oltre a raffigurazioni di velieri, dame e cavalieri, i prigionieri hanno lasciato sui muri poesie e scritte inneggianti alla libertà.

Nella deliziosa piazza san Matteo, la chiesa gentilizia della famiglia D’Oria presenta una facciata a bande bianche e nere: il marmo bianco reca incise le gesta di alcuni membri dell’illustre casato. In piazza è presente il palazzo di Branca Doria, personaggio di dantesca memoria: come traditore, la sua anima era già all’inferno mentre nel suo corpo sulla terra aveva preso dimora un diavolo. Leggenda vuole che il colore rosso su una colonna di marmo, all’interno della chiesa, sia dovuto a Branca Doria che, passando con le mani insanguinate per l’omicidio di Zanche, appoggiandosi lasciò macchie di sangue prima di scomparire.
Proseguendo la visita nel centro storico, potremo scoprire rilievi e sculture con animali reali o fantastici, elementi floreali, dame e cavalieri, simboli allegorici che arricchiscono chiese e palazzi.
Il secolo d’oro
Con la fondazione del Banco di san Giorgio, una delle più antiche banche europee, la grande Repubblica Marinara diventa capitale dell’alta finanza internazionale. I cento anni compresi tra la metà del Cinquecento e la metà del Seicento sono noti come il secolo d’oro dei genovesi. Vengono

create nuove strade e nuove piazze. Le famiglie aristocratiche più ricche, come i Grimaldi, i D’Oria, gli Spinola, i Pallavicino, costruiscono splendide residenze caratterizzate da scaloni, cortili, loggiati, giardini segreti: nascono così i palazzi dei Rolli: con un decreto del Senato, nel 1576 vengono istituiti elenchi (rolli) ufficiali di palazzi di pregio e si dà vita ad un originale sistema di ospitalità pubblica. I proprietari vengono obbligati ad alloggiare, a turno, re, principi, personalità importanti in visita di Stato. Più elevato era il livello di nobiltà dell’ospite, più fastoso doveva essere il palazzo scelto per accoglierlo.
Genova è una città riservata: facciate sobrie e possenti inferriate proteggono la sua intimità. Ma il suo carattere è fiero: varcata la soglia dei palazzi, atri grandiosi e logge maestose presentano affreschi con teorie di antenati illustri che sfoggiano eleganti armature romane. All’interno, grandi saloni affrescati, sontuosi arredi, pregiate collezioni, ricche quadrerie. Gli antichi proprietari, ritratti da Rubens e Van Dyck, ci osservano e si riflettono negli specchi di sontuose gallerie dorate. Eleganti dame in abiti di seta e velluto sembra attendano l’invito ad un ballo.

Il Palazzo di Nicolosio Lomellino racchiude l’accesso ad un incantevole giardino all’italiana che permette di godere di alcuni scorci scenografici, tra cui il percorso della galleria dei Cesari, con una prospettiva sulla Grotta di Adone che caccia il cinghiale.
P.P. Rubens realizzò una serie di illustrazioni dei palazzi e li propose come modello abitativo per la nobiltà di tutta Europa. Degli oltre 100 palazzi esistenti, 42 sono inseriti nel Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Alcuni sono visitabili: i palazzi dei Musei di Strada Nuova, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola di Pellicceria, il Museo di Palazzo Reale.
Tra Ottocento e Novecento
Uscendo dall’abbraccio dei vicoli ci ritroviamo inaspettatamente in una piazza vasta, luminosa, trionfale: siamo in Piazza De Ferrari, con la monumentale fontana, il palazzo della Borsa e il Teatro

Carlo Felice. Qui il centro storico incontra lo sviluppo moderno di Genova; da qui si diramano via XX Settembre, via XXV Aprile, Galleria Mazzini, via Roma e la le arterie ottocentesche oggi salotto dello shopping genovese.
Il circuito può terminare nel porto antico, l’insenatura dove è nata la storia di Genova; qui il passato convive con la felice rilettura in chiave artistica data dal noto architetto genovese Renzo Piano (il celebre Acquario, inaugurato nel 1992 in occasione del cinquecentesimo anniversario della scoperta europea dell’America, il “Bigo”, la Piazza delle Feste, la “Bolla tecnologica” creata per il G8).
+39 3394402668 (anche whatsapp) guideliguria@gmail.com