GENOVA, TOUR PANORAMICO IN PULLMAN

Uscendo dal centro storico si incontra la Genova realizzata tra XIX e XX secolo. È una città verticale, tra ascensori, funicolari, cremagliere. A bordo del pullman visiteremo i quartieri più recenti, con alcune soste per foto in punti panoramici: il belvedere di Castelletto, Porta Soprana con la casa di Colombo, piazza della Vittoria con le aiuole raffiguranti le caravelle del celebre ammiraglio, Boccadasse con le pittoresche case dei pescatori.

Per salire a Castelletto intercettiamo creuze tortuose e vecchie mulattiere… ma si può salire quassù anche con un ascensore di inizio Novecento che culmina in una loggia vetrata in stile liberty. Una lirica di Giorgio Caproni lo ha reso celebre:

Panorama da Castelletto. Genova, il porto, la Lanterna.    

“Quando mi sarò deciso
d’andarci in paradiso
ci andrò con l’ascensore
di Castelletto…”
(Giorgio Caproni, da “L’ascensore”)

Da questa suggestiva terrazza sospesa sul centro storico la vista abbraccia torri medioevali e cupole barocche, tetti in ardesia, miradores, abbaini, ponti e giardini pensili. Sullo sfondo, al di là del  porto brulicante di traffici e navi, si stagliano all’orizzonte gli Appennini e le più alte vette delle Alpi Marittime.

Proseguiamo il percorso nei quartieri borghesi: a inizio Novecento illustri architetti progettarono palazzi moderni dotati di ogni comfort ma al tempo stesso liberando la fantasia in una gara per sorprendere, con un tripudio di ornamenti vegetali e animali che ci proiettano in un mondo fiabesco e onirico. Genova è una città scenografica, con testimonianze architettoniche e artistiche dal Razionalismo al Liberty, dal Romanticismo al Neogotico. Risaltano in particolare le  architetture esuberanti di Gino Coppedè: bestie, guerrieri, meduse e altri simboli misteriosi ed esoterici in cui la figura femminile, ammantata di mistero, diviene centrale.

La casa di Cristoforo Colombo

Lasciando l’elegante via XX Settembre con il Ponte Monumentale, la casa di Colombo e il quartiere di Carignano, si giunge in Piazza della Vittoria; qui l’attenzione è rapita dall’Arco di Trionfo e dalla scalinata con gli arredi floreali delle aiuole raffiguranti le tre caravelle di Colombo.

Raggiungiamo quindi il quartiere di Albaro, anticamente luogo di delizie scelto dalla nobiltà genovese per edificarvi, fin dal Cinquecento, splendide residenze di villeggiatura immerse nel verde: villa Saluzzo-Bombrini, conosciuta come “il Paradiso”, villa Saluzzo-Mongiardino che ospitò George Byron, o villa Bagnarello, dimora del soggiorno genovese di Charles Dickens.

Arriviamo così a Boccadasse, il più famoso tra gli antichi borghi di pescatori ancora visibili a Genova, tra Corso Italia e Capo Santa Chiara. Le sue casette dai colori pastello, i gozzi e le reti dei pescatori sulla piccola spiaggia, ne fanno uno dei luoghi più amati dai genovesi.

O Boccadaze, quando a ti se chinn-a

sciortindo da-o borboggio da çittae,

Boccadasse    

s’à l’imprescion de ritorna in ta chinn-a

o de cazze in te brasse d’unna moae.

Edoardo Firpo (Boccadaze)

O Boccadasse, quando si scende a te

uscendo dal subbuglio della città,

si ha l’impressione di ritornare nella culla,

o di cadere fra le braccia d’una madre.

Ci riporta verso il centro il Corso Italia, “passeggio” domenicale dei genovesi che si sviluppa per circa due chilometri e mezzo lungo il litorale; vi si affacciano belle ville e palazzine art déco.

Il tour guidato potrà continuare verso Nervi o raggiungere il celeberrimo Cimitero monumentale di Staglieno.

Il Cimitero Monumentale di Staglieno non è solo il luogo del ricordo, ma anche un vero e proprio museo all’aria aperta, con centinaia di statue allineate nelle gallerie e nei porticati, importante

Cimitero di Staglieno, tomba Oneto. L’Angelo di Monteverde.  

testimonianza artistica della scultura in Liguria tra Ottocento e Novecento. Staglieno ospita le spoglie di cittadini illustri, Fabrizio de Andrè e Gilberto Govi e grandi industriali come Piaggio e Ansaldo. Nella zona del “boschetto”, tra il verde degli alberi, si trovano le tombe di Giuseppe Mazzini e di numerosi garibaldini ed eroi del Risorgimento. Ma la statua più celebre è quella di Caterina Campodonico, Catainin de nisseue, che ha venduto “reste” di nocciole e canestrelli per tutta la vita per farsi realizzare la scultura che la ritrae.

Nerviè un grazioso ed elegante quartiere a pochi chilometri dal centro di Genova. Oltre al caratteristico porticciolo e alla passeggiata lungomare, vi sono gli splendidi Parchi di Nervi: una

grande area verde formata da diversi giardini, con

Nervi vista dalla passeggiata Anita Garibaldi.    

prati all’inglese, palme e altri alberi rari e preziosi. Anticamente appartenevano alle ville Gropallo, Saluzzo Serra, Grimaldi Fassio e Luxoro, oggi sede di importanti musei di arte moderna e contemporanea.

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