In questa sezione del sito proponiamo escursioni guidate a Genova e Portofino.
INDICE
- TREKKING A GENOVA: I FORTI E IL PARCO DELLE MURA
1A – Escursioni con la funicolare
1B – Escursioni con il trenino di Casella
2. TREKKING A PORTOFINO
2A – Trekking: il Monte di Portofino e la Baia di San Fruttuoso
2B – Trekking da Portofino a San Fruttuoso
2C – Trekking San Fruttuoso – San Rocco – Camogli
2D – Trekking Santa Margherita – Mulino del Gassetta – Portofino
2E – Trekking Porto Pidocchio – San Nicolò – San Rocco – Camogli
- TREKKING A GENOVA: I FORTI E IL PARCO DELLE MURA
Quando cammino sulle alture di Genova, ci sono momenti in cui avverto bagliori ed emozioni simili a quelle che sentì Colombo, forse negli stessi luoghi, lanciato verso il mare e il futuro
(Friedrich Nietzsche)

Francesco Petrarca, arrivando a Genova dal mare nel 1358 così descrisse la città: “Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, “superba” per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica signora del mare”.
Il fascino di Genova sta anche nell’estrema varietà del suo paesaggio: subito dietro le sue quinte di palazzi, Genova nasconde monti e valli, boschi e sentieri. Il magnifico paesaggio del Parco delle Mura deve il suo nome alle Mura Nuove, erette nel Seicento a maggior difesa della città e del suo bacino portuale. Oltre alle mura il Parco comprende alcuni forti militari (XVII – XIX secolo) e tutela le specie animali e vegetali protette che vivono in quest’area.
1A – Escursioni con la funicolare
La funicolare Zecca – Righi, e la cremagliera di Granarolo, sono tra gli impianti con i quali si può uscire dal centro cittadino per raggiungere le alture in pochi minuti. Dal Righi la vista spazia sul

mare aperto ed il Golfo di Genova, dal promontorio di Portofino a Capo Mele. Nelle giornate più terse è possibile scorgere le Alpi Marittime e la Corsica.
Da qui con una facile passeggiata si entra nel parco del Peralto, da dove partono i sentieri per i forti.
Camminando in leggera salita incontreremo il Forte Castellaccio ed il bosco che lo costeggia, fino a raggiungere la mole spigolosa del Forte Sperone (450 mt slm). Il panorama abbraccia le cime dell’Appennino Genovese fino al lontano Monte Antola. L’escursione naturalistica continua verso l’ottocentesco Forte Begato che domina la Val Polcevera, o verso l’interno per raggiungere il piccolo Forte Puin ed il magnifico Forte Diamante, posto a 660 mt. di quota, il più alto ed isolato del Parco.
Per tornare in città ci si potrà ancora servire della Funicolare del Righi oppure, scendendo a piedi, utilizzare le antiche crose, le strette stradine delimitate da alti muri che mettevano in comunicazione Genova con i passi appenninici e la pianura Padana.
1B – Escursioni con il trenino di Casella

Lo storico impianto a scartamento ridotto della ferrovia Genova – Casella si snoda lungo un affascinante percorso immerso nel verde. Dopo circa 20 minuti di viaggio si scende nella località in cui inizia l’escursione ambientale. Si raggiunge salendo il forte Diamante, quindi si prosegue lungo un percorso che permette di ammirare in lontananza il forte Fratello Minore e le due Valli Polcevera e Bisagno. Scendendo, raggiungeremo l’antica cinta muraria del Seicento, il Parco Urbano delle Mura e il Parco del Peralto. L’itinerario attraversa pascoli, prati, boschi, ruderi di un passato agreste e pastorizio.
2. TREKKING A PORTOFINO
Proponiamo alcune escursioni naturalistiche sui sentieri del Parco di Portofino. Alcuni sono di media difficoltà, altri più semplici, ma per tutti è richiesta una buona preparazione, abbigliamento ed equipaggiamento adeguati (scarpe da trekking, borraccia, cappellino).
2A – Trekking: il Monte di Portofino e la Baia di San Fruttuoso
Questa classica escursione prevede l’incontro con la guida ambientale a Recco; con il vostro

pullman si raggiungerà Ruta di Camogli (250 mt slm), posta sul crinale sullo spartiacque tra i due golfi, dove inizia l’escursione. Lungo il percorso la vegetazione spontanea si alterna a colture e i conglomerati di Portofino si sostituiscono ai calcari di Monte Antola. Costeggiando la vetta del Monte di Portofino (610 mt slm), proseguiremo in un ambiente di bosco misto fino alla località Pietre strette (425 mt slm). Da qui si può proseguire per Portofino con un sentiero più facile, oppure continuare sull’itinerario classico per San Fruttuoso di Camogli (con una discesa relativamente impegnativa nella parte finale). A San Fruttuoso, dopo una sosta per un bagno o relax in spiaggia, per uno spuntino o per visitare la millenaria abbazia dei Doria, si può proseguire in battello verso Portofino e Santa Margherita oppure verso Camogli. In alternativa (solo per escursionisti allenati) si può prevedere di proseguire a piedi per Portofino.

2B – Trekking da Portofino a San Fruttuoso
Percorreremo il tratto di costa da Portofino a San Fruttuoso: un affascinante susseguirsi di promontori, creste e pinnacoli, che si specchiano nelle limpide acque dell’Area Marina Protetta. Il Promontorio di Portofino è un conglomerato con imponenti falesie che celano angoli suggestivi, come le numerose calette poste allo sbocco dei piccoli torrenti (Cala degli Inglesi, Cala dell’Oro, Cala del Prato).
2C – Trekking San Fruttuoso – San Rocco – Camogli
Si giunge in battello a San Fruttuoso. È impegnativo il tratto iniziale in salita, per superare il dislivello da San Fruttuoso a Molini. Conosceremo i due volti del Promontorio, dovuti alla diversa litologia e a differenti esposizioni. Dal versante a mare, aspro e soleggiato, tra pini e arbusti della macchia mediterranea, passeremo al versante nord, più dolce, umido e ombroso, coperto da folti boschi, caratterizzato dai calcari marnosi del monte Antola.
2D – Trekking Santa Margherita – Mulino del Gassetta – Portofino
Salendo tra belle ville giungeremo in prossimità del Santuario di N.S di Nozarego. La guida naturalistica ci condurrà quindi nella “Valle dei Mulini”, dove esistono i resti di 35 mulini utilizzati

per la molitura di castagne e granaglie e la frangitura delle olive. L’acqua che sgorga dalle numerose sorgenti del Promontorio proviene sia dalle precipitazioni atmosferiche, sia dalla condensa del vapore acqueo portato a terra dai venti marini carichi di umidità, che si raffreddano nella salita in quota. In parte l’acqua si distribuisce nell’intricato dedalo di fratture che caratterizza sia il conglomerato, sia i calcari del Monte Antola. Nei punti in cui lo scorrimento delle acque sotterranee è impedito dalla presenza di strati impermeabili, si formano importanti serbatoi d’acqua naturali, che determinano la presenza di sorgenti, attive anche nella stagione estiva e nei periodi secchi.
2E – Trekking Porto Pidocchio – San Nicolò – San Rocco – Camogli
Giunti in battello al minuscolo porticciolo di Porto Pidocchio si sale verso la chiesa di San Nicolò di Capodimonte (XII sec.), pregevole esempio di architettura romanica. Pare che qui vi esistesse un

piccolo nucleo abitato – quasi indipendente dal borgo camogliese – annesso all’adiacente monastero. A causa delle violente scorrerie dei pirati saraceni l’intero complesso fu abbandonato nel corso del XV secolo. Da qui, proseguendo la salita, si perviene a San Rocco di Camogli (220 mt slm), “borgo sospeso” tra cielo e mare; notevole la vista panoramica sul Golfo Paradiso, sulla città di Genova e sulla sua costa.
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