In questa parte del sito presentiamo itinerari alla scoperta della Liguria meno nota. Proponiamo:
– 1) LA VALLE ARGENTINA (TRIORA IL PAESE DELLE STREGHE e TAGGIA)
– 2) BASSA VAL NERVIA (APRICALE e ISOLABONA)
– 3) ALTA VAL NERVIA (PIGNA)
– 4) VENTIMIGLIA ROMANA E MEDIOEVALE
– 5) IL PRINCIPATO DI SEBORGA
– 6) BORDIGHERA, UNA CITTÁ GIARDINO
– 7) BUSSANA VECCHIA, PAESE FANTASMA
– 8) PIEVE DI TECO
– 9) GIARDINI BOTANICI HANBURY
– 10) ALTRE LOCALITÁ DELL’IMPERIESE
La Liguria, forse più di ogni altra regione italiana, ha un’identità schizofrenica, compresa fra un paesaggio litoraneo troppo visibile agli occhi dei viaggiatori che ne hanno sempre apprezzato, sin dai tempi di Petrarca, la sua bellezza pittoresca, da cartolina, ed una Liguria interna, che sfugge all’occhio superficiale dell’osservatore, cocciutamente attaccata a una terra dura e cattiva.
(Massimo Quaini)
1 La Valle Argentina
TRIORA, IL PAESE DELLE STREGHE

Isolata su uno sperone roccioso, Triora fu feudo dei conti di Ventimiglia, e poi a lungo fortezza inespugnabile della Repubblica di Genova, a guardia dei confini liguri. Quale scenografia migliore dei suoi tortuosi ed oscuri carruggi poteva prestarsi alla folle realtà della caccia alle streghe? A scatenarla, nel 1587, fu probabilmente una carestia, unita a fenomeni di allucinazione collettivi dovute a cibo avariato. Presso l’abitato di Triora vi è un sinistro casolare, detto la cabotina: qui si sarebbero date

convegno le streghe per dar vita a sabba e malefici. Si racconta che le bàgiue, ossia le streghe, mischiavano le loro erbe magiche e preparavano pozioni, a volte si tramutavano in zucche, oppure si abbandonavano a balli osceni con il diavolo che assumeva l’aspetto di un caprone. Il Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria (ingresso a pagamento) documenta questo tragico capitolo della storia locale: nei sotterranei, un tempo sede carceraria, sono contenute carte

processuali e ricostruite scene dell’inquisizione. Il museo documenta anche il ciclo della vita contadina, dal latte alla vite, agli attrezzi contadini, al ciclo del castagno, il cui frutto ha rappresentato per anni il sostentamento di intere famiglie. Al termine della visita guidata di Triora potremo acquistare il famoso pane locale e i dolci tipici, le cubaite, un impasto solido di nocciole cotte nel miele racchiuso tra due sottili cialde rotonde di ostia.
Tornando da Triora è possibile una sosta nel centro medievale di Montalto Ligure o di Badalucco; nel museo-frantoio Panizzi di Badalucco avremo la possibilità di vedere un frantoio del XVIII° secolo con macine in pietra e torchio a mano, ed acquistare olio ed altri prodotti locali.
TAGGIA
La visita guidata di Taggia consentirà di scoprire il centro storico di questo antico borgo ligure, ricco di testimonianze storiche e artistiche: palazzi medioevali, oratori e il ponte a 16 arcate iniziato nel XIII secolo. Il Santuario della Madonna Miracolosa prende il nome da un fatto avvenuto nel 1855: gli occhi di una statua della Vergine si sarebbero mossi in modo prodigioso; il fenomeno si sarebbe ripetuto anche successivamente. È originario di Taggia Giovanni Ruffini, patriota mazziniano esule in Gran Bretagna, autore del Dottor Antonio, il romanzo che rivelò agli inglesi la bellezza della Riviera di Ponente. Taggia è dominata da un piccolo Santuario, dedicato alla Madonna di Lampedusa; si narra che un contadino del posto nel 1561 fu fatto schiavo dai turchi ma a Lampedusa costruì una zattera e riuscì a fuggire utilizzando come vela un dipinto raffigurante la Vergine. Notevole è la produzione di olio, grazie alle ampie coltivazioni di ulivi della notissima varietà taggiasca.

Il Convento di San Domenico (ingresso a pagamento). Passando dal chiostro quattrocentesco si accede alla Chiesa che conserva importanti opere pittoriche dal Rinascimento al tardo Barocco. Tra splendidi dipinti di Brea, Canavesio e Parmigianino, vi è una Crocifissione e Santi di Emanuele Macario, che ancora presenta, nel volto e nel seno di S. Caterina, i colpi inferti durante un’incursione barbaresca nel 1564.
2 Bassa Val Nervia
APRICALE, UNO DEI BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA
La felice posizione di Apricale è all’origine del nome, che deriva da apricus, esposto al sole. Lo

straordinario colpo d’occhio che se ne gode salendo dal fondovalle è unico nel pur ricco campionario dei “Villaggi di pietra” della Liguria intemelia. “Apricale appare, da lontano, come una rosa di pietra – scrive Nino Orengo –, immersa nel verde argentato degli ulivi. Ma entrando invece, da una delle sue tre porte, sembra di percorrere il guscio di una chiocciola, fra carugi e portici che sanno d’antico, di vecchie botteghe, stalle, cantine, lavatoi”. Sulla sommità del borgo vi è il Castello della Lucertola edificato su uno sperone di roccia dai Conti di Ventimiglia nel X secolo; all’interno la guida turistica ci farà conoscere personaggi misteriosi e intriganti (come la contessa di Apricale, che tanto fece parlare la stampa dell’epoca).
ISOLABONA
Isolabona ricava il nome dal fatto che il paese è collocato su una sorta di isolotto creato dal Nervia e da un suo affluente.
É possibile prevedere una sosta per visita / degustazione in un antico frantoio. Per creare un programma di giornata intera si può abbinare la visita di un’altra località, suggeriamo: Dolceacqua.
3 Alta Val Nervia
PIGNA
Il centro storico di Pigna è un dedalo di vicoli disposti su quote differenti e collegati da stretti

passaggi coperte e scalinate. Splendida la chiesa di San Michele, del XIII secolo ma rifatta nel Quattrocento: il bellissimo rosone (1450) dei Gaggini da Bissone conserva le rarissime vetrate coeve. All’interno, il magnifico polittico di Giovanni Canavesio del 1500 è composto da 38 scomparti con santi, apostoli e scene di vita di Gesù, ed è uno dei capolavori del pittore pinerolese. Con un percorso di 15 minuti a piedi si raggiunge la chiesa di S. Bernardo che conserva un interessante ciclo di affreschi del Canavesio (1482).
É possibile prevedere una sosta per visita / degustazione in un antico frantoio. Per creare un programma di giornata intera si può abbinare la visita di un’altra località, suggeriamo: Dolceacqua.
4) VENTIMIGLIA ROMANA E MEDIOEVALE
La città romana di Albintimilium è testimoniata dai resti delle terme e dal teatro, con una struttura semicircolare rivestita in pietra della Turbie. Una visita guidata del centro storico medioevale

consentirà di scoprire la Cattedrale dell’Assunta con il suo battistero a pianta ottagonale, l’Oratorio dei Neri, la via Garibaldi (l’antica “Carriera recta”) con i suoi palazzi nobiliari. La Cattedrale, secondo la tradizione, fu costruita sul luogo ove anticamente sorgeva un tempio pagano dedicato a Giunone; si conserva ancora l’iscrizione romana con dedica a Giunone regina. La Chiesa di S. Michele all’ interno conserva tre pietre miliari provenienti dall’antica via Julia Augusta, due delle quali sono usate come acquasantiere.
Per creare un programma di giornata intera si può abbinare la visita di Dolceacqua, oppure un’escursione nella selvaggia Val Roja utilizzando la linea ferroviaria Ventimiglia-Limone-Cuneo, una delle piú suggestive in Europa. “La natura siede qui solitaria e minacciosa e caccia da questo suo regno tutti i viventi”: così descriveva la val Roja Ugo Foscolo nelle Ultime lettere di Jacopo Ortis.
5) IL PRINCIPATO DI SEBORGA
Seborga, l’antico Castrum Sepulchri, è un paese di 270 abitanti che rivendicano l’indipendenza dalla

Repubblica Italiana, ritenendo non valida l’annessione al regno di Sardegna. La visita guidata di Seborga ci farà scoprire il minuscolo centro storico con il Palazzo del Governo dell’antico Principato Ecclesiastico e il Palazzo dei Monaci, sede della Zecca; oggi il “Principato di Seborga” conia una “moneta”, il Luigino, utilizzata come buono spendibile in paese. Essa è ispirata ai luigini effettivamente coniati nel XVII secolo, rarissimi (ne esistono solo 12 esemplari): l’antica zecca

infatti venne chiusa in breve tempo a causa della scarsa qualità delle monete che contenevano troppo poco argento, tanto da essere ritenute false. Seborga ha anche proprie “targhe automobilistiche” collocate a lato di quelle italiane. Dal 1963 Seborga ha avuto un principe, Giorgio I, un pensionato amante di storia locale che rimase in carica fino alla morte, nel 2009. Attualmente governa S.A.S la Principessa Nina di Seborga. Per creare un programma di giornata intera si può abbinare la visita di un’altra località, suggeriamo: Dolceacqua o Sanremo.
6) BORDIGHERA, UNA CITTÁ GIARDINO
Bordighera si trova ai piedi delle Alpi Marittime, in prossimità del capo Sant’Ampelio. É il comune più a sud di tutta la Liguria. Divenne nel XIX secolo una sorta di “colonia inglese” e si arricchì di ville, parchi ed alberghi, grazie anche all’eccelso architetto Charles Garnier ed alla sua ospite più illustre, la regina Margherita di Savoia. Numerosi furono i pittori che celebrarono Bordighera, primo tra tutti Claude Monet. Lungo la Via Romana, che ricalca il tracciato della Via Julia (13 a.C.),

il museo “Clarence Bicknell” ha un giardino con autentici “monumenti arborei” dalle forme contorte e suggestive. Bordighera è nota anche come città delle Palme. La tradizione ci riporta al XVI secolo, quando il Papa Sisto V fece collocare nel centro di Piazza San Pietro il gigantesco obelisco egizio. Nel corso del sollevamento, le funi, tese e sollecitate dall’enorme peso, furono presto surriscaldate e sul punto di cedere. Assisteva all’operazione un marinaio di Bordighera che, notato l’imminente pericolo, gridò “aiga ae corde” (acqua alle corde), scongiurando così il crollo dell’obelisco. Sisto V, grato per l’espediente, concesse a Bordighera il privilegio di inviare ogni anno a Roma le palme intrecciate (parmuleri) per le feste pasquali. Per creare un programma di giornata intera si può abbinare la visita di un’altra località, suggeriamo: Dolceacqua.
7) BUSSANA VECCHIA, PAESE FANTASMA
Il mercoledì delle Ceneri del 1887, un 23 febbraio, alle 6:21 si verifica la scossa di terremoto che segnerà per sempre il destino di Bussana. Gli abitanti superstiti si spostarono tre chilometri più a valle fondando il paese di Bussana Nuova.

Totalmente abbandonata per decenni, Bussana vecchia venne parzialmente ripopolata dalla fine degli anni ’50 da artisti italiani e stranieri, attratti dal borgo abbandonato. Essi ristrutturarono gli edifici meno danneggiati dal sisma. Attualmente Bussana ospita una comunità internazionale di artisti, con botteghe artigiane; tuttavia il demanio ha inviato agli abitanti delle ingiunzioni di pagamento di migliaia di euro definendoli occupanti abusivi…
Il villaggio è rimasto fermo al XIX secolo con una atmosfera unica ed affascinante. Si può salire solo con auto private, pulmini al massimo da 19 posti oppure a piedi. Per creare un programma di giornata intera si può abbinare la visita di un’altra località, suggeriamo: Sanremo.
8) PIEVE DI TECO
I pittoreschi portici, testimoniano il fervore commerciale di Pieve nel Quattrocento. Il percorso guidato toccherà l’ex convento di Sant’Agostino (rinascimentale) con un chiostro formato da ventiquattro pilastri ottagonali (1478). La guida turistica potrà condurvi a visitare il Teatro Salvini (1834) , un’autentica bomboniera, caratterizzato da una tipica forma a ferro di cavallo, con circa 96 posti. Per creare un programma di giornata intera si può abbinare la visita di un’altra località, suggeriamo: Albenga.
9) GIARDINI BOTANICI HANBURY
I Giardini Botanici Hanbury sono caratterizzati da piante provenienti da zone tropicali e subtropicali di tutto il mondo; eccezionali condizioni ambientali ne permettono l’acclimatazione. La superficie dei Giardini, di circa 18 ettari, in parte è coltivata con piante esotiche, in parte è invece mantenuta a macchia mediterranea. Un piccolo Eden aperto sul mare, dovuto alla passione dal

viaggiatore inglese Sir Thomas Hanbury, che nel 1867, dopo aver fatto fortuna come esportatore di thè, vide dal suo yacht questo splendido tratto di costa e se ne innamoró. Oltre a piante in via di estinzione, vi sono specie provenienti dall’Australia, dall’Himalaya, dall’America Latina, dalle Canarie e piante curiose come la “pianta mangiafumo”. Lo Schotia brachypetala è noto come “albero dei pappagalli ubriachi” a causa dell’elevato numero di pappagalli che si posano sull’albero durante la stagione di fioritura: i fiori contengono un nettare che tende a fermentare, col risultato di dare un effetto narcotico agli uccelli. Per creare un programma di giornata intera si può abbinare la visita di Dolceacqua oppure Ventimiglia.
10 Altre località dell’Imperiese
DIANO CASTELLO
Diano Castello è un suggestivo paesino arroccato sulle colline della Valle Dianese. Centro principale è Diano Marina che vanta alcune delle più belle spiagge della Riviera dei Fiori. Per creare un programma di giornata intera si può abbinare la visita di Albenga.
BAJARDO
Dalla terrazza sulla sommità del borgo si gode di una vista spettacolare a 360 gradi sul mare ligure e sulle Alpi marittime.
CERIANA

Le prime notizie ufficiali e documentate sulla vita di Ceriana risalgono attorno all’anno 1000, grazie agli atti storici conservati nell’archivio comunale di Sanremo. Ceriana si caratterizza per la struttura urbanistica a chiocciola tipicamente medievale del suo centro storico. Ma il suo vero vanto sono le quattro antichissime confraternite, Neri, Verdi, Rossi ed Azzurri.
OSPEDALETTI
Ospedaletti, celebre località balneare del ponente ligure, vanta una bella passeggiata ed il più antico Casinò d’Italia, . Villa Sultana, oggi immersa in un lussureggiante parco con piante d’alto fusto.
PERINALDO, PAESE DELLE STELLE
Il centro di Perinaldo è ubicato lungo l’esile cresta collinare che si stacca a levante dal nodo dei monti Bignone (1299 m) e Caggio (1090 m). Nel 1625 diede i natali al noto astronomo Giovanni Domenico Cassini, che scoprì quattro satelliti di Saturno, oltre che la Divisione di Cassini negli anelli di Saturno stesso e la Grande Macchia rossa di Giove. Fu chiamato a Parigi alla corte del Re Sole, Luigi XIV, per esserne l’astronomo ufficiale.
MONTALTO LIGURE
Negli ultimi anni Montalto Ligure ha riscoperto una vocazione romantica, soprattutto grazie alle sue architetture e ai suoi panorami, divenendo così il set di numerosi matrimoni.
CASTELVITTORIO
Antico possedimento dei conti di Ventimiglia conserva un pittoresco centro storico.

ROCCHETTA NERVINA
La particolare forma a Y del paese è data dalla strategica costruzione sulle sponde dei due torrenti
che rendevano Rocchetta un borgo medievale di difficile espugnazione. Ancora oggi è possibile ammirare la cinta muraria costituita dagli alti caseggiati di pietra a picco sull’acqua.
VALLORIA, PAESE DELLE PORTE DIPINTE
Valloria, un piccolo borgo di 34 abitanti, è noto come il paese delle porte dipinte, un’ iniziativa che dagli anni Novanta ha portato alla decorazione di circa 150 tra porte, portoni e infissi.
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